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Riabilitazione Perineale

Riabilitazione Perineale

RI-ABILITARE E’ UN TERMINE CHE SIGNIFICA SEMPLICEMENTE RESTITUIRE UN’ABILITA’, CHE SI PRESUME PERDUTA, MA CHE SI PUO’  RI-ATTIVARE,  E/O LIMITARE UN’ INABILITA’

RIABILITARE IL PERINEO VUOl DIRE DUNQUE PERMETTERE ALLA DONNA DI CONTROLLARE QUEL “LUOGO DI PASSAGGIO” INTIMAMENTE LEGATO ALL’ESSERE FEMMINILE.

IL PERINEO LA CUI SENSIBILITA’ ABBINATA ALLA MUSCOLATURA DEL PAVIMENTO PELVICO,  PUO’ ESSERE ALTERATA DA GRAVIDANZE, TRAVAGLI LUNGHI E/O DOLOROSI, PTOSI DEL PAVIMENTI PELVICO, DEGENZE E ALLETTAMENTI DI LUNGO PERIODO CHE NEL TEMPO, SE NON TRATTATI POSSONO  CREARE INIZIO DI INCONTINENZA MAGARI SOLO NEI COLPI DI TOSSE, PER POI SFOCIARE NEL TEMPO IN INCONTINENZA COSTANTE, PROLASSO DELL’UTERO E PROBLEMATICHE LEGATE AI RAPPORTI INTIMI.

ESERCIZI/GINNASTCA PERINEALE PER TRATTARE/PREVENIRE IL PROLASSO GENITALE E L’INCONTINENZA FEMMINILE.

NEI CASI PATOLOGICI CI SONO MEDICI CHE ARRIVANO AD UTILIZZARE STIMOLAZIONE ELETTRICA INTRAVAGINALE, Già ALLA FINE DEGLI ANNI 70, ESISTONO DOCUMENTAZIONI MEDICO-SCIENTIFICHE RELATIVE A PROTOCOLLI PER TRATTARE QUESTA PATOLOGIA: SVEZIA CON I MEDICI FALL E LINDSTROM  E IN SLOVENIA PLEVNIK KRALJ E SUHEL.

IN FRANCIA INVECE SI PUNTO’ DA SUBITO AD UNA RIEDUCAZIONE PELVI-PERINEALE CON PROGRAMMI MIRATI ED ARTICOLATI SUL PROBLEMA

II ITALIA SI COMINCIO’ ALLA FINE DEGLI ANNI 80 A DARE IMPULSO A METODICHE CONSERVATIVE NEL TRATTAMENTO DELL’INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE

LA RIABILITAZIONE PERINEALE SI AVVALE DI UNA SERIE DI TECNICHE, FINALIZZATE  A MIGLIORARE LA CONTRATTILITA’ (FORZA) E IL TONO (RESISTENZA) DELLA MUSCOLATURA DEL PAVIMENTO PELVICO.

LE PRINCIPALI TECNICHE  MAGGIORMENTE RICONOSCIUTE E COMPROVATE A LIVELLO DI LINEE GUIDA INTERNAZIONALI, SI POSSONO SUDDIVIDERE IN

  • CHINESITERPIA
  • BIOFEDBACK
  • ELETTROSTIMOLAZIONE FUNZIONALE


AFFRONTEREMO  LA TECNICA CHINESIOTERAPICA 

L’OBIETTIVO E’ IL MIGLIORAMNETO DELLE PERFORMANCES PERINEALI, COSì DA CONSENTIRE AL PAVIMENTO PELVICO, DI ESLPETARE CORRETTAMENTE LE SUE FUNZIONI DI SFINTERE E DI SOSTEGNO. IN CONDIZIONI DI NORMALITA’, L’ATTIVAZIONE DI QUESTA MUSCOLATURA E’ INDICATA PER LE SEGUENTI FINALITA’:

  • GARANTIRE UNA CONTINENZA URINARIA  E FECALE ADEGUATA
  •  MANTENERE UNA QUALITà DI VITA SESSUALE SODDISFACENTE, IN TERMINI DI SENSIBILITà VAGINALE E SENSAZIONE ORGASMICA
  • PREVENIRE UN PROLASSO GENITALE


La chinesiterapia consiste in una serie di esercizi di contrazione e rilasciamento della muscolatura, diretti a ripristinare il controllo da parte della donna.

Un programma di chinesiterapia perineale prevede 3 fasi sequenziali:

  • Riconoscere i muscoli del perineo
  • Allenare i mm. del perineo
  • Usare in modo adeguato  e consono tali muscoli


Prima di iniziare gli esercizi perineali per ottimizzare il tutto è indispensabile, una fase preliminare di esercizi di rilassamento generale, di concentrazione e respirazione diaframmatica, abbinando il tutto nei casi più delicati ad uno-due trattamenti osteopatici-viscerali, atti ad armonizzare la muscolatura, e far lavorare al meglio tutti i diaframmi.

La chinesipeterapia pelvi-perineale  ha, nell’ambito del trattamento conservativo uro-ginecologico, un ruolo particolarmente importante, esplicato tramite il rinforzo dell’azione di supporto viscerale del pavimento pelvico e della motricità volontaria sfintero-perineale

  • Maggior tonicità vaginale
  • Migliore elasticità tissutale


Il protocollo completo prevede

  • Presa di coscienza della muscolatura perineale
  • Eliminazione di ogni co-contrazione sinergica all’attività perineale (agonista-antagonista
  • Esercizi di rinforzo muscolare perineale selettivo
  • Training volto all’automatizzazione dell’attività perineale durante gli atti della vita quotidiana.
  • L’indicazione principale alla chinesiterapia è rappresentata dall’insufficienza perineale pura od associata all’incontinenza urinaria e/o al prolasso genitale.


La riabilitazione perineale è utile anche per l’uomo?

Partendo dal presupposto che i muscoli del piano perineale svolgono un ruolo importante nel controllo dell’eiaculazione, la riabilitazione perineale è stata proposta come trattamento dell’eiaculazione precoce.

L’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale maschile più diffusa : rappresenta il 40% delle consultazioni uro-andrologiche. L’eiaculazione precoce è quella che avviene prima che il soggetto lo desideri, a motivo dell’assenza di un ragionevole controllo eiaculatorio, è l’incapacità del controllo volontario sui muscoli che regolano il riflesso dell’eiaculazione.

Le tecniche riabilitative proposte sono quelle già impiegate nella terapia dell’incontinenza urinaria e fecale : la chinesiterapia, il biofeedback e l’elettrostimolazione.

La chinesiterapia si basa su esercizi fisici per far riconoscere all’uomo i muscoli perineali coinvolti nel meccanismo di controllo dell’eiaculazione. Il biofeedback per mezzo di una sonda pressoria anale stimola la contrazione muscolare, che viene visualizzata su un monitor, e l’uomo, grazie a questo stimolo visivo, mimando un blocco dell’eiaculazione, impara a controllare la contrazione muscolare.

L’obiettivo è quello di aumentare la forza e la resistenza della contrazione del muscolo pubo-coccigeo e quindi degli sfinteri genitale e urinari.

Riabilitazione perineale  e osteopatia:

L’osteopatia è un sistema di cure basato su tecniche di manipolazione che interessano l’intera struttura corporea (ossa, muscoli, articolazioni e funzioni circostanti.) in quanto medicina complementare, si concentra non soltanto sui sintomi fisici, ma anche sullo stile di vita, le abitudini e le condizioni complessive della donna.

Il campo di applicazione è vasto, potendo applicarsi tanto a problemi vertebrali quanto a disturbi derivanti da emicrania, depressione e recidive dell’apparato otorinolaringoiatrico.

L’osteopatia permette diversi trattamenti nei bambini, nelle donne in gravidanza e negli anziani. L’osteopatia lavora in relazione sempre più stretta con il personale medico tradizionale, per questo può dare sollievo a :

  • Dolori articolari, lombalgie, cervicalgie, distorsioni, tendiniti;
  • Disturbi digestivi (costipazione, diarrea, meteorismo, acidità gastrica, epatobiliare;
  • Traumi, colpi, incidenti di varia natura;
  • Rigurgiti, coliche, nervosismo, disturbi del sonno della prima infanzia;
  • Asma, vertigini, emicranie, ronzii, otiti, sinusiti e bronchiti croniche;
  • Stati depressivi, stress, ansia, disturbi del sonno, deficit dell’attenzione e iperattività;
  • Disturbi della circolazione, gambe pesanti, emorroidi.


Un concetto fondamentale in osteopatia è quello di diaframma. Setto muscolo-connettivale con la funzione di separazione tra due cavità distinte : zona cervicale-toracica; zona toracica-addominale e zona addomino-perineale. In osteopatia si ritiene che una corretta dinamica linfatica-vascolare dipenda da una valida tensione dei diaframmi e dal loro sinergismo meccanico; infatti, tutti i maggiori punti di passaggio arterioso e venoso si trovano all’interno dei diaframmi. Il diaframma pelvico è composto da un insieme di muscoli e fasce connettivali che crea il supporto degli organi contenuti nello scavo pelvico. Essendo il bacino composto dall’unione di diverse strutture ossee ognuna con una propria mobilità articolare, qualunque variazione della meccanica può influire sull’esatto orientamento spaziale di tali strutture, con conseguente modificazione della tensione del pavimento pelvico.

Il trattamento del pavimento pelvico, però, non può essere attuato in prima istanza in quanto ogni disfunzione meccanico-strutturale delle strutture ossee che compongono la pelvi daranno una variazione della tensione diaframmatica perineale; quindi il riequilibrio muscolare va eseguito dopo che sono state normalizzate le disfunzioni osteoarticolari.

Fondamentale il ruolo di sostegno svolto dal pavimento pelvico per gli organi contenuti ( utero, vescica, retto). Ad esempio una lacerazione perineale in seguito al parto può determinare incontinenza sia urinaria sia fecale. Inoltre le ripercussioni della cicatrizzazione post-lacerazione possono creare un difetto nella plasticità del canale vaginale e del collo dell’utero, con conseguente dolorabilità nel rapporto sessuale.

Il gesto osteopatico risiede nel ridare una qualità muscolare fisiologica e nel ristabilire un valido gioco di pressione tra le diverse cavità corporee (cranio-torace-addome-bacino) permettendo un corretto ritorno vascolare linfatico, con una conseguente decongestione dei tessuti del bacino.

Il bacino deve essere inteso come un volume e il pavimento pelvico come “tappo” con funzione di trampolino, in grado di restituire le pressioni trasmesse dal diaframma toraco-addominale durante la respirazione.

L’efficacia della riabilitazione perineale è subordinata alla corretta valutazione da parte del ginecologo, il quale può individuare eventuali alterazioni del controllo volontario dei muscoli del pavimento pelvico. In tale caso , lo specialista consiglia alla donna  l’esecuzione di qualche seduta di riabilitazione perineale, sotto la guida di un fisioterapista, per risolvere il problema.

La difficoltà della riabilitazione perineale, invece, è legata alla lentezza dei progressi ed alla necessità di un’applicazione costante. Inoltre, è indispensabile una buona collaborazione tra donna e terapeuta per ottenere i risultati migliori. Tuttavia, la semplicità di esecuzione degli esercizi e l’assenza di particolari effetti collaterali permettono a tutte le donne collaboranti e motivate di raggiungere una migliore qualità di vita.

P.S. presso lo studio sarà possibile  a  partire da novembre 2013, partecipare a sessioni singole o di gruppo di ginnastica pre-post parto, chinesiterapia pelvi-perineale, essere inserite  in un programma di:

  •  recupero post-partum, con terapie mirate al linfodrenaggio manuale
  • Trattamento osteo-viscerali, e chinesiterapia per il recupero della plasticità addominale
  • Riflessologia plantare
  • Respirazione diaframmatica
  • Dimagrimento programmato e eliminazione dei chili presi


Dott.Ft Piccioli Cappelli Giorgio – 348 3047490
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